venerdì 28 novembre 2008

Ancora sul crocefisso del partito democratico

Il crocefisso di san damiano nella sede del pd ce lo ha portato carmelo, il quale sostiene che gli parli, proprio come quello originale e come quello di don camillo. Quando scoppia una bega nel partito, il crocefisso incomincia a sussurrare: "carmelo! carmelo! carmelo!".

carmelo prima corre dal segretario e gli chiede:"mi hai chiamato?". quando nutella risponde:"io? ma quando mai?" e così carmelo ritorna in ufficio. la scena si ripete ancora un paio di volte, fino al punto che carmelo alza lo sguardo, capisce e dice al crocefisso:"ah, sei tu! dimmi, il tuo addetto stampa ti ascolta!". allora il crocefisso sospira e dice sconsolato:"carmelo, ricomponi il mio partito!"

questa storia, che carmelo racconta spesso, soprattutto al suo collega del pdl, rimane, purtroppo non confermata e priva di testimoni attendibili, perchè, come i meglio informati sanno, nel pd di beghe non ne scoppiano mai.

mercoledì 26 novembre 2008

Il problema dei crocefissi nei pubblici uffici e il partito democratico dell'alto adige

in spagna litigano sui crocefissi nelle scuole. noi del pd suttirolese il problema l'abbiamo risolto durante la campagna elettorale, da partito plurale, quale siamo.

1) l'ufficio stampa è stato espugnato dall'area cattogaudente del pd. ed è lì che pende baldanzoso il crocefisso - rigorosamente di san damiano, perchè il pd è un partito di sinistra - al fianco di una megaposter di lei. democristiani sì, ma con gusto.

2) la sala 2 è lo storico rifugio dell'area veterocomunista del pd. oltre la cortina (di fumo), proprio sopra il ciclostile made in CCCP, sonnecchia un vecchio busto del migliore. si sussurra anche che gola profonda verrà mandato a berlino a spulciare gli archivi della ddr, per scoprire dove la stasi aveva nascosto la microspia. il partito avrà così le prove che laura con il busto di palmiro ci parla davvero.

3) in sala 3 si sono infiltrati gli smidollati postmoderni veltroniani. il megaposter di uòlter è ancora là, ma serve a nascondere gli scaffali con la raccolta completa dei dvd di edvige fenech. un manifesto dantan di jfk, naturalmente, non manca. daltronde la buona politica, si sa, è retrò.

4) il segretario, invece, vede più lontano di tutti. scavalcando gli steccati del 900, ma custodendo anche la tradizione, con uno straordinario atto di leadership, ha messo sulla sua scrivania una bella foto di antonio gramsci. all'anta dell'armadio è invece appesa provvisoriamente l'immagine della vicepresidente del consiglio provinciale. i meglio informati dicono che le freccette sia nascoste nel portasigari nel secondo cassetto a sinistra della scrivania. ma l'ansa smentisce.

lunedì 3 novembre 2008

How many Italians here?

Luka Do You Still Remember Me?

Yes. A Japanese, Eiji, who frequently asked "How many Italians here?"

In Auschwitz used to "LIVE" 48.639 Italians. Could you believe? Even 5.000 in Taizè could be "too many". So how it was with 48.639?

But ironically Auschwitz made Taizè, because if there was no such a place br. Roger would have not hidden Jewish people under the Old Church.

So Taizè stopped being a normal local village in France.

See you someday

Eiji
Taiwan