mercoledì 28 gennaio 2009

Mr. Benedetto e Dr. Ratzinger

Sono andato personalmente da feltrinelli a controllare. Mi sono fiondato nel reparto "religione" e dopo un'affannosa ricerca ho scovato l'ultimo libro di Pera. L'ho aperto e ho visto con i miei occhi che è vero: il Papa ha scritto una lettera piena di elogi all'ex presidente del Senato.

Nella lettera è anche scritto che ha ragione Pera nel dire che il dialogo interreligioso è impossibile. Proprio come avevano scritto i giornali. Ma io non ci volevo credere. Cos'è saltato in mente a Benedetto XVI?

Se è vero che ogni religione ha dei dogmi che non si possono mettere in discussione (o Cristo è il Figlio di Dio o non lo è), è altrettanto vero che le religioni hanno anche molto in comune, a partire dalla convinzione che ci sia qualcosa che trascende l'uomo ed il mondo. Per non parlare delle molte religioni condividono la fede in un Dio tanto grande che l'intelligenza dell'uomo non basterà mai a comprendere tutto. Ecco, il dialogo sull'uomo e su Dio può arricchire la teologia di ogni religione, senza sboccare nel sincretismo o nel relativismo. Poi non bisognerebbe dimenticarsi che il dialogo interreligioso era nato per promuovere la pace, visto che di morti per il proprio credo religioso ce ne sono stati e ce ne sono tutt'ora molti.

I cristiani credono che Dio si sia rivelato pienamente attraverso Cristo. Eppure questo non ha significato la fine di ogni discorso su Dio (visto che era già stato detto tutto). Anzi! La teologia cristiana più passano i secoli più sembra arricchirsi. La verità è, infatti, infinita e sarebbe eresia e fondamentalismo pretendere di possederla tutta. Il confronto con altre religioni aiuta i Cristiani a scoprire nuovi aspetti di Cristo o a riscoprire quelli che sono stati dimenticati. L'esempio di scuola è come i musulmani ricordino ai cristiani quanto Dio sia oltre l'uomo. Ma anche uan approfondita conoscenza del misticismo buddhista può costringere ad un salutare "reality check" i mistici cristiani. E si potrebbe continuare.

Ma, al di là del merito della questione, quello che stupisce è che a criticare il dialogo interreligioso sia stato proprio quel Benedetto XVI, che aveva dedicato ampi stralci del suo libro su Gesù al libro di un rabbino, intitolato "A rabbi talks with Jesus", colmandolo di lodi e apprezzamenti che manco per Pera. Ora, se non è dialogo interreligioso questo non so di cosa stiamo parlando.

Quindi, senza voler apparire irriguardoso, faccio le seguenti ipotesi: Benedetto
1. ha cambiato idea, convinto da Marcello Pera,
2. sta invecchiando a velocità preoccupante,
3. soffre di sdoppiamento di personalità,
4. dà ragione ai suoi interlocutori perchè è vuole essere carino con tutti.

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