C'è un posto al Cairo, in piazza Tahrir, dalla parte opposta del museo egizio, che assomiglia alle porte di Mordor. Si chiama Mugamma, la terribile Mugamma. E' alta dieci piani e larga il doppio. E' coperta da uno strato di polvere grigia e triste. Non è abitata da famelici throll, ma da 18.000 (diciottomila) funzionari statali egiziani.
Allo scadere del mio primo mese in Egitto, ho dovuto organizzare un piccola intrepida spedizione per rinnovare il visto. Le leggende che aleggiano intorno alla terribile Mugamma non mi hanno intimidito. Mi sono armato di qualche consiglio, del passaporto, di una sua fotocopia, di una decina di fototessere di formato diverso, di una lettera della mia scuola, di tanta pazienza e dell'intercessione di santa Caterina, di cui ricorreva la festa e che aveva una certa esperienza nel persuadere pubblici ufficiali.
Sono partito in taxi per arrivare in dovuto anticipo, tanto che ho dovuto aspettare mezz'ora, visto che le porte di Mordor si aprono puntualmente alle ore 8.00. La cosa incredibile che alle 7.40 si è formato una lunga ordinatissima fila di cittadini davanti all'ingresso. Sembrava di essere a Londra alla fermata del tram. Lo spettacolo mi ha fatto scendere un brivido freddo lungo la schiena, perchè in Egitto nessuno fa mai delle lunghe ordinatissime file davanti a nulla. Allora, davvero la Mugamma è temibile!
Le porte si aprono e io mi sento come l'Asterix delle 12 fatiche che sta per affrontare la burocrazia romana.
Allo scadere del mio primo mese in Egitto, ho dovuto organizzare un piccola intrepida spedizione per rinnovare il visto. Le leggende che aleggiano intorno alla terribile Mugamma non mi hanno intimidito. Mi sono armato di qualche consiglio, del passaporto, di una sua fotocopia, di una decina di fototessere di formato diverso, di una lettera della mia scuola, di tanta pazienza e dell'intercessione di santa Caterina, di cui ricorreva la festa e che aveva una certa esperienza nel persuadere pubblici ufficiali.
Sono partito in taxi per arrivare in dovuto anticipo, tanto che ho dovuto aspettare mezz'ora, visto che le porte di Mordor si aprono puntualmente alle ore 8.00. La cosa incredibile che alle 7.40 si è formato una lunga ordinatissima fila di cittadini davanti all'ingresso. Sembrava di essere a Londra alla fermata del tram. Lo spettacolo mi ha fatto scendere un brivido freddo lungo la schiena, perchè in Egitto nessuno fa mai delle lunghe ordinatissime file davanti a nulla. Allora, davvero la Mugamma è temibile!
Le porte si aprono e io mi sento come l'Asterix delle 12 fatiche che sta per affrontare la burocrazia romana.