mercoledì 27 febbraio 2013

Chiesa e politica: com'era una volta


Siamo ormai giunti alla vigilia elettorale. Ci va a fagiolo una breve panoramica dei rapporti tra Chiesa e politica, dalle origini fino a Teodosio.

1. Il rapporto tra Chiesa e politica è di tipo organico e di reciproca influenza. La politica, nella misura in cui ha organizzato e strutturato il territorio o ha perseguito i suoi fini, ha contribuito a plasmare la Chiesa, che, a sua volta, nel rispondere alle sfide poste dalla politica, ha trasformato la società.

Tenterò qui di tratteggiare sinteticamente le diverse configurazioni del rapporto tra Chiesa e stato fino a Teodosio. 

Il cristianesimo si era presentato, alle sue origini, come una religione estranea alle vicende della politica, senza propositi di rivoluzione sociale o rivendicazioni etniche. La reciproca indifferenza tra Chiesa e politica durò, però, molto poco, appena trent'anni. Furono le autorità politiche a percepire, con crescente consapevolezza, il cristianesimo come un pericolo e in quanto tale tentarono di estirparlo. Non ci riuscirono e il fronte venne capovolto: il cristianesimo passò rapidamente da religio licita a vera e propria religione imperiale. Da quel momento la sfida che la Chiesa dovette affrontare fu di difendere la propria autonomia dalle ingerenze del potere politico.

domenica 3 febbraio 2013

Un bambino per tutti?

La scorsa settimana Roberto Saviano ha scritto, con la solita maestria e concisione, un articolo per l'Espresso a favore dell'adozione di bambini da parte di coppie omosessuali. Il tema è "molto caldo" e il pezzo di Saviano mi sembra un ottimo punto di partenza per rifletterci sopra.


Saviano presenta tre argomenti, un corollario e un suggerimento.
Il primo argomento è che la famiglia non è un concetto biologico, ma storico, soggetto a mutare nel tempo e a seconda della cultura ambiente. Il secondo è che ciò che conta davvero nell'adozione è l'amore che la motiva. Il terzo è che è preferibile affidare i bambini a nuove forme di famiglia, piuttosto che lasciarli in stato di abbandono.

Il corollario è che la Chiesa non dovrebbe permettersi di intervenire nel dibattito pubblico cercando di condizionare una legislazione che vale per tutti, e non solo per i cattolici.

Il suggerimento è di orientare il dibattito su quali siano i criteri che consentano di capire se il nucleo familiare in fieri è in grado di adottare oppure no. Sicuramente quest'ultimo suggerimento va accolto e, per farlo, bisogna rispondere proprio ai tre argomenti riportati da Saviano. Poi aggiungerò qualche considerazione sul corollario.