lunedì 28 novembre 2011

Ma io non ho paura



Liquami industriali trasformano i fiumi in fogne, dove galleggiano lugubri carcasse di pesce e sacchetti di plastica. I boschi hanno lasciato il loro posto alle discariche, mentre l'aria si fa sempre più fetida e appestata dallo smog. Ma io non ho paura.

Orde di migranti voraci brulicano nelle città, devastano e divorano tutto ciò che trovano e di notte penetrano silenziosi e crudeli nelle nostre camere da letto. La criminalità è incontrollabile, le strade non sono più sicure. Ma io non ho paura.

lunedì 14 novembre 2011

Una certa rabbia

Voglio farvi una piccola confessione: l'anno scorso, durante il noviziato, sono andato dalla psicologa. Il perché è presto detto.

Tutto risale al postulantato, quando era stata offerta ai postulanti la possibilità di incontrare un sacerdote psicologo, allo scopo di individuare, nel grande bagaglio della nostra personalità, i punti di forza e le criticità che avrebbero potuto facilitare od ostacolare la vita religiosa che ci apprestavamo ad intraprendere. Ho colto questa opportunità. In un paio di lunghi incontri ho raccontato al don psicologo la mia vita. In un altro paio di incontri un po' meno lunghi il don ha approfondito alcuni aspetti del mio racconto. Infine, mi ha dato un feed-back e un consiglio.

martedì 8 novembre 2011

Salve Regina

Sarà per via di quella "valle di lacrime" o per via di quell'"esilio", ma a me - e spero di non scandalizzare nessuno - la Salve Regina non è mai davvero piaciuta. Io, dopo tutto, su questa terra non mi trovo poi così male, mi sento quasi a casa e mi pare pure un posto piuttosto carino, che offre un sacco di spunti per lodare il Creatore a chiunque tenga gli occhi aperti (certo, se uno abita ai piedi delle Dolomiti gli viene più facile, ma vuoi che anche nell'hinterland milanese non ci si qualcosa che valga la pena di essere ammirato?).

mercoledì 2 novembre 2011

Etichette

Chissà se ne ha mai parlato un qualche maestro di spiritualità - magari Pacomio
o Agostino o forse Bossuet... in fin dei conti si tratta di una delle più infide insidie per la vita consacrata. Mi sto riferendo al vizio di etichettare il nostro prossimo. Come per ogni vizio si inizia con poco, ma si rischia di finire davvero male.

Per quanto ne posso capire io, il vizio delle etichette ha uno sviluppo in tre fasi: