domenica 26 agosto 2007

La caccia al burino

Avete presente Revolution, quel film con Al Pacino che è costretto a fare la volpe in una caccia organizzata da annoiati e incipriati nobili inglesi in trasferta nel nuovo mondo? Ecco, un gruppo di giovani-futuraclassedirigente ha organizzato un bel remake e lo ha postato, come i tempi moderni esigono, su youtube.



La differenza è una e bella grossa. A fare la volpe non ci sta Al Pacino, ma i "chavs". I chavs sono giovani, bianchi, poveri, ma, soprattutto, burini. Hanno il cappello da baseball in testa, le nike ai piedi, rigorosamente in tuta e con qualche pendaglio al collo à la 50cents. Le ragazze invece, biondine e palliduccie, emulano J.Lo, strillano per le strade e spingono passeggini fumando sigarette. Sono il bersaglio di una nazione. I comici trascurano i politici per dedicarsi ai chavs; e qualche primo ministro, riconoscente, dà una mano.

Quello che la ferrea legge del politicamente corretto proibisce nei riguardi delle minoranze etniche e religiose è concesso, anzi è proprio uno sport nazionale, verso l'ultima delle classi sociali. Il titolo del video è, quindi, azzeccatissimo: class wars, guerre di classe. Perchè non ci si limita allo sfottò (tanto più odioso perchè è lo sfottò del potente), si usa la repressione per chi "si comporta in modo antisociale", si produce emarginazione economica tagliando sui servizi sociali. Tanto quegli altri, i chavs, non si rendono conto di essere lo zimbello di una nazione, si gloriano del loro accento da gangster e non passa loro nemmeno per l'anticamera del cervello di essere delle vittime.

E non inganni il tono severo e moralista del giornalista della bbc. Un tocco di ipocrisia non guasta.

venerdì 24 agosto 2007

Gesù pagava le imposte

anche quelle ingiuste.

Dal vangelo secondo Matteo:
17.24] Venuti a Cafarnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?». [17.25] Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?». [17.26] Rispose: «Dagli estranei». E Gesù: «Quindi i figli sono esenti. [17.27] Ma perché non si scandalizzino, và al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te».
E la discussione potrebbe anche finire qua. Io, però, faccio ancora una domanda: un cristiano ha un diritto/dovere all'obiezione fiscale?

Penso di sì, se sono presenti i seguenti elementi:
  • la violazione delle leggi serve a combattere un male peggiore (tipo una guerra);
  • l'ammontare non pagato deve essere proporzionale alla quota di bilancio pubblico spesa per gli scopi contro cui voglio obiettare (se le spese militari sono il 2% del bilancio dello stato, io non è che non verso nemmeno un euro);
  • l'obiezione deve essere pubblica e tutte le conseguenze risultanti dalla violazione delle leggi vanno affrontate, e non fuggite (può sembrare strano, ma le idee hanno un prezzo, come la confisca dei beni, la galera o, alla peggio, la vita).
Lo sciopero fiscale è, invece, una cosmesi dell'evasione. Non siamo nemmeno a Robin Hood; siamo alla cattiva coscienza, ipocrita e un po' vigliacca. Decisamente italiana.



il cannocchiale

mercoledì 22 agosto 2007

Sostiene Tommasini/1

Da qualche settimana è stata lanciata una campagna per sostenere la candidatura del segretario dei ds di Bolzano, Christian Tommasini, alla guida del partito democratico locale. Un mio contributo è stato pubblicato sul blog promotore Terra in Vista. Siccome è meglio abbondare lo riporto anche qui:

Vai a guidare un partito politico e non deve farlo un politico? Uno che ha dimostrato di saperlo fare? Ipocrisia? Malafede?

Se l’unico onorevole eletto dal centrosinistra in Alto Adige è della Margherita, ma rappresenta l’Ulivo, e se il Sindaco del comune capoluogo è della Margherita ma rappresenta tutti (e lo fa bene) non capisco perché il segretario dell’unico partito di centrosinistra che dal 2001 ad oggi non ha perso voti e consensi nel panorama politico locale non va bene per guidare il nuovo partito?

Due pesi e due misure?

Non capisco poi come sia possibile che uno che è Sindaco, che è figlio di un ex-Sindaco, un sessantenne che ha militato prima nel PCI, poi nei Verdi poi nei Popolari, uno che ha una nomina istituzionale e un importante vicepresidenza ottenuta grazie ad una nomina politica, uno che è stato presidente per nomina politica di un centro smaltimento rifiuti, uno che fino al maggio del 2005 era in consiglio comunale a Bolzano, etc. etc., si permettano di arrogare per loro il titolo di società civile e si autoattribuiscano una medaglia di superiorità morale.

Dov’è finita la verità? Chi rimane a raccontarla? La serie B della politica tenta la spallata. Ne ha diritto. Ma almeno che si sappia chi sono e cosa vogliono veramente.

Io rivendico per chi ha creduto nei DS prima e crede oggi nella sfida politico-culturale dell’Ulivo il diritto di sapere come stanno le cose. Almeno di essere informato dai media su “chi è chi”.

Sono stato un militante dei ds, un elettore dei DS, non ho mai avuto incarichi di partito, o incarichi istituzionali grazie al partito, e inizio ad essere stanco che qualcuno, in maniera strumentale, dica che essere un militante di un partito ti rende un cittadino meno civile di chi ad un partito non è iscritto. È ipocrita ed avvilente.

Credo che sia legittimo discutere se la candidatura di Tommasini sia la migliore, ma la discussione deve partire dai contenuti politici che Tommasini porta avanti rispetto al Partito Democratico e limitarla al fatto che sia stato segretario dei DS (facendolo peraltro bene) mi pare un limite alla discussione.

Se parliamo della provenienza di Tommasini allora parliamo anche della provenienza degli altri, di chi lo teme e lo osteggia. Degli altri rappresentanti istituzionali del centrosinistra e del gruppo degli “amici di Polonioli”.

Ma io preferirei parlare dei contenuti che Tommasini porta avanti. Se qualcuno ne ha di migliori lo dica, discutiamone.

Ma da chi è in politica da 20 anni la lezione sulla superiorità morale proprio no!

lunedì 20 agosto 2007