Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo. [Mc 8,38]
Ma è possibile vergognarsi di Dio? Sì è possibile, anzi è quasi inevitabile. Non perché sia una cosa da criminali, non perché sia una cosa da vigliacchi, non perché sia una cosa da traditori, non perché sia una cosa da deboli, ma perché è una cosa umiliante.
Il cristianesimo è una cosa umiliante e non potrebbe essere altrimenti, dal momento che è partecipazione alla vita di Cristo e Cristo si è umiliato per noi, quando, da Dio che è, si è fatto uomo; quando ha cinto il grembiule dei servi e ha lavato i piedi ai suoi discepoli; quando è stato arrestato, flagellato, spogliato, coronato di spine e processato; quando è morto nudo su una croce; quando pertinacemente noi rifiutiamo il suo amore.
Come Cristo si umilia, così anche i cristiani si umiliano: quando si battono il petto confessando i loro peccati; quando si inginocchiano per chiedere aiuto all'Onnipotente; quando si prostrano chiedendo al Creatore vita e misericordia; quando si inchinano per ricevere la benedizione del Santissimo. Quando servono, sopportano, lavano, ascoltano, perdonano il prossimo, senza fare rivendicazioni e senza aspettarsi ricompense, senza vantarsene e senza ritenersi indispensabili. L'umiliazione è talmente costitutiva dell'essere cristiano che a volte mi chiedo se sia possibile non provare mai almeno un fremito di vergogna nel confessare il Vangelo.
Se le guance non accennano proprio mai ad arrossirsi, se la voce non è mai in imbarazzo parlando della fede, se gli occhi non si abbassano mai alla presenza degli altri, allora si è cristiani solo per finta, oppure si è santi. Perché svergognati davvero sono solo i santi.
3 commenti:
:( ma che dici mai?
Noi, Santi nel battesimo, non dobbiamo vergognarci della nostra Fede in Cristo.
Dio non ci chiede, umiliazioni, penitenze e digiuni ma di essere umili... altrimenti non ci avrebbe chiamati amici!
Dio non si è umiliato, ma si è donato agli uomini, ha assunto una natura umana per realizzare in essa la nostra salvezza; ha davvero “assunto” la natura umana. Perché “Dio si fa uomo per fare di noi uomini dei”!
Cristo non si è umiliato, ma “abbassò se stesso essendo divenuto obbediente fino alla morte” (Fil 2,8). Nell'atto di abbassarsi, di essere rivolti verso la terra e, ancor di più, di assimilarsi alla terra sta la virtù dell'umiltà. Essere come la terra con la sua capacità di accogliere tutto ciò che si pone sopra.
Cristo si è donato nelle mani degli uomini, si è abbassato, accogliendo su di sé i nostri peccati; accogliendo sul suo corpo il supplizio che gli uomini gli hanno inferto, come la terra che prima di dar frutto si lascia arare dagli aratori (Sul mio dorso hanno arato gli aratori, hanno fatto lunghi solchi Sal 128,3).
Se essere cristiani significa seguire Cristo, allora non ci viene chiesto di umiliarci, ma di donarci agli altri, proprio in questo sta l'amore, sull'esempio di Colui che, per primo, ci ha amato e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati (Cfr. 1Gv 4,10).
è umiliante essere umili? non credo. umiliante è diventare umili - e la vergogna è parte di questo processo. non dobbiamo vergognarci di Cristo - lo dici tu e lo dice Cristo ed è vero - ma capita, soprattutto quando non si è umili.
Cosa significa essere umili? essere come la terra, hai scritto e giustamente. ma anche conoscere davvero se stessi ed essere capaci di riconoscerlo pubblicamente.
Umiliante è quindi abbandonare tutte le false idee che abbiamo di noi stessi, gettare le maschere, perdere la faccia. Umiliante è riconoscere di avere bisogno di qualcuno. Allora bisogna farsi umili, perchè chi non si farà umile continuerà a credere di non avere bsiogno nemmeno di Dio.
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