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mercoledì 23 gennaio 2008

Training autogeno e governo Prodi

Guardando su rai.tv il dibattito sulla fiducia al governo, la prospettiva di altri 5 anni di Berlusconi e compagnia cantante diventa terribilmente reale. Qui ci possiamo far cogliere da una depressione profonda, esiliarci volontario, darci all'eroina o ritirarci in un monastero di certosini. Oppure ci possiamo mettere l'elmetto e, dopo una sessione di training autogeno, fare un po' di autoterapia. Eccola.

1. I problemi del paese sono strutturali, prescindono da Berlusconi, che ne è solo l'espressione più appariscente (e nemmeno quella più disgustante). Non ci sono quick fix che tengano. Altri 5 anni di Casa delle Libertà non possono poi peggiorare la situazione più di tanto. Compiti a casa: farsi crescere una pelliccia sulla stomaco.

2. Tanto vale cogliere la palla al balzo e sfruttare una legislatura di opposizione per costruire un partito vero, pimpante, coeso e possibilmente vincente. Non sono più necessari compromessi al ribasso con la Binetti, che da dopodomani potrà finalmente venire espulsa, nè corteggiare dei vescovi che ai favori rispondono con i calci negli stinchi. Lo stesso vale per una lunga categoria di corporazioni. Compiti a casa: mandare a memoria Teorema di Ferradini ed esercitarsi nel metterlo in pratica con i propri partner.

3. Siccome abbiamo già detto che i nostri guai sono strutturali (tessuto industriale, credibilità della politica etc etc) , bisognerebbe anche sfruttare i governi regionali (così vicini ai cittadini!) per far da levatrice ad una borghesia seria e ad un capitalismo un po' meno straccione. Naturalmente il pd federale sarà adattissimo allo scopo. Compiti a casa: Conquistare il Veneto.

Ci sentiamo un pochino meglio?