
Il museo mischia l'Hofer storico e quello mitologico con una buona dose di ironia e delicatezza. Godibilissimo il video introduttivo. Esilaranti gli audio delle testimonianze dell'epoca, che vengono lette imitando l'accento (francese, piuttosto che tirolese o italiano) dei loro autori. E fa riflettere come Hofer sia stato sfruttato come strumento di propaganda da tutti quelli che sono passati per il Tirolo: gli austrungarici (l'Hofer fedele all'imperatore, che poi, però, lo tradì regalando il Tirolo ai bavaresi) e le femministe (l'Hofer bravo marito che faceva i lavori di casa, anche se a me pare che fosse la moglie a mandare avanti la baracca, mentre lui si dedicava alla politica e alla borsa delle vacche), i nazisti (l'Hofer nazionalista tedesco, che, intanto, sparava ai bavaresi) e i comunisti (l'Hofer antimperialista -sic-).
Comunque la cosa più straordinaria è l'elenco degli eroi (eroi come Hofer, eroi un po' per caso, secondo i curatori del museo), nella sala delle proiezioni. Tra Gandhi ed Ercole, Toro Seduto e Daniele Manin, ci stava anche Filippo Inzaghi, detto Pippo (!).
Nessun commento:
Posta un commento