Il papà ha fatto il militare a Varna e alla Fortezza ci andava per le esercitazioni e le feste. Ha raccontato ancora, mentre si passava nella sezione "confini-grenzen", di come via Bottai era "dei tedeschi", perchè di lì ci passava la strada per Sarentino. Sul lato sinistro
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Di quello spicchio di mostra che abbiamo visto in un'ora e mezza interessante soprattutto un video. Veniva mostrata una coda ad una biglietteria di una località sciistica. Una voce dal megafono, con tono ufficiale, chiedeva ai clienti di lingua italiana di andare allo sportello 1 e a quelli di lingua tedesca di andare allo sportello 2. Tutti, o quasi, ubbidivano. Poi un missile impiantato per terra, sul quale sono dipinte immagini sacre di quelle che si trovano nelle peggiori chiese barocche. Infine una cornice, con una miriade di soldatini dorati attaccati, appesa sulla parete di una latrina o, in tedesco, plumpsklo (perchè quando cade "fa plump").
Torno in tempo per Effi Briest, al cinema (unico maschio nella sala). Sento spesso in giro lamentarsi per il degrado morale della nostra età. Ma l'uomo di oggi non è più immorale di quello di ieri. E', forse, meno ipocrita. Vengono respinte le maschere che nascondo la sostanza dei sentimenti. Questo, nonostante tutto, è un progresso.
2 commenti:
Concordo sul fatto che spesso se non sempre le "mostre" più importanti sono le persone.
Ciao.
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