lunedì 27 febbraio 2012

Roboc o.p.

Una delle cose più gustose che faccio a Bologna è seguire le lezioni di filosofia e teologia del padre Barzaghi. Arriva in aula, scattante, abito, scarpe da tennis e manco un foglio di appunti. Quasi si sdraia sulla sedia. Sul cranio pelato appoggia un braccio, al quale appende l'altro rivoltando il gomito verso la classe. Rotea gli occhio un paio di volte dietro gli occhialoni e dice: "Dunque, la volta scorsa stavamo discutendo di...". Comincia così una lezione filata di un'ora e quaranta, che ordinariamente strabilia abbastanza noi studentelli.

Sarà il ragionare rigoroso e teso come un filo di piombo, la parlata pulita e raffinata, la mimica clownesca, la conoscenza mnemonica, precisa al dettaglio di tutto Tommaso, la capacità di far emergere i fili rossi che legano il pensiero filosofico - partendo dalla scolastica per finire all'idealismo, l'abilità nello svelare paradossi, triturare luoghi comuni e mostrare prospettive teologiche nuove e cariche di significato... però la cosa più stupefacente è che il padre Barzaghi è in grado di riprendere sempre e comunque il discorso nel punto preciso in cui lo aveva lasciato la settimana prima - e nonostante nel mezzo ci siano state almeno una decina di altre lezioni, conferenze, prediche, libri da scrivere etc etc.


Lui non lo sa, ma, a causa di questa memoria fuori dal comune, circolano leggende che vogliono che il padre Barzaghi sia, in realtà, un esperimento biotecnologico, una specie di frate bionico, un terminator degli strafalcioni teologici, un roboc o.p.. I sospetti sulla sua vera identità sono, oltretutto, rinforzati dal fatto che - nonostante un'apparente età anagrafica di 54 anni - vada ogni mattina - non importa se c'è la neve, la pioggia, il solleone o la canicola bolognese - alla nostra casa editrice quasi in cima al colle dell'Osservanza (170 mt di dislivello, pendenza massima 19%).

Allora noi studentelli lo spiamo e lo scrutiamo di nascosto per scoprire dove sia la porta usb in cui infila la chiavetta in cui è contenuta la lezione che deve pronunciare. Forse si trova dietro l'orecchio, oppure è al posto dell'ombelico. Le indagini promettono di essere ancora lunghe e difficoltose. Quindi, chiunque volesse cimentarsi insieme a noi nella ricerca per il vero Barzaghi - oppure, più semplicemente, godersi un po' di bella predicazione domenicana - può cominciare visionando una vastissima raccolta di materiale audiovideo (lezioni, conferenza e molto altro) sul sito dell'Accademia del redentore.

In bocca al lupo... e buon divertimento!

3 commenti:

Studio Filosofico Domenicano ha detto...

Geniale!!!

Uomovivo ha detto...

Hai mai letto "La cerca di Sant'Aquino"?
È un racconto fantascientifico di Anthony Boucher in cui è narrata in un futuro lontano un Chiesa cattolica costretta alla clandestinità. Il Papa stesso vive in un anonimo villaggio della California. Un sacerdote di nome Tommaso che assiste da vicino il Papa, viene inviato da quest’ultimo a cercare, su montagne sperdute, il corpo di un grande testimone della fede, la cui fama si è sparsa ovunque e che si chiama Aquino. Molti si sono convertiti dopo averlo sentito parlare, e si dice che il suo corpo sia rimasto incorrotto dopo la morte. Trovare Sant’Aquino, argomenta il Papa, sarebbe un grande conforto per i cristiani perseguitati, e consentirebbe alla Chiesa di riprendere vigore. Alla fine Aquino si rivelerà essere un robot.

luca ha detto...

Non l'ho letto, però effettivamente si adatta come un fagiolo...
;)