domenica 26 aprile 2009

Elezioni europee e rappresentanza politica

All'esame-mammuth di scienza politica presi 29. Per questo vengo ancora sfottuto dai miei amici che presero tutti 30 (sebbene nessuno di loro ricordi che io lo diedi una volta sola, a differenza loro). Comunque, quello che mi fregò fu una domanda sui 5 significati di rappresentanza, argomento che avevo ritenuto troppo idiota per essere memorizzato, ma che Panebianco (sì, proprio lui. E questo spiega come mai di politica io capisca così poco) pensò bene di inserire nel questionario a risposte aperte.

I 5 significati di rappresentanza non li so nemmeno ora. Ne ricordo, però, due. C'è la rappresentanza nel senso che qualcuno (il parlamentare) va a fare le tue veci in parlamento perchè tu non hai tempo per farlo (sic!). E c'è la rappresentanza nel senso di rappresentazione, nel senso che il parlamentare che ti sei scelto è un tipo un po' come te: con i tuoi gusti, valori e, soprattutto, interessi.

Ora; le liste per le europee del pd, per usare un eufemismo, non hanno scatenato un gran entusiasmo. Da me, Altoadige-Nordest,ad esempio, faremo fatica a prendere il voto dello zoccolo duro. Ciò nonostante, pur nel mare di veneziani candidati, io tre persone che mi rappresentino (nel senso di rappresentazione) riesco a trovarle pure nella democratica lista.

La prima è Debora Serracchiani (e chi se no?), che rappresenta il militante medio del pd e che trova le migliori parole per esprimerne rabbia, amore e passione. Lei dice quello che tutti noi militanti pensiamo ed è bene che lo dica anche al parlamento europeo.

Il secondo è Michele Nicoletti. I punti a suo sfavore sono che è un professore universitario ed è trentino. Però ha il pallino della teologia politica e studia Carl Schmitt, Soren Kierkergaard e Romano Guardini. Come posso non votare uno così?

Il terzo è Vittorio Prodi, perchè qui si è un po' nostalgici (ma senza rimpianti) e Vittorio è tra i fondatori della scuola di pace di Monte Sole. Senza ombra di dubbio si tratta, quindi, di un "cattocomunista dossettiano", come me e Romano (Prodi).

Peccato che noi del nordest abbiamo solo due preferenze. Chi l'avrebbe mai detto che, da una lista del genere, avrei avuto addirittura l'imbarazzo della scelta: quale me avrà l'onore di rappresentarmi in parlamento: il militante, l'intellettual(oide) o il cattocomunista?

1 commento:

Anonimo ha detto...

La mia preferenza sicura andrà a Laura Puppato.
http://www.consumerpact.eu/de/laurapuppato