martedì 5 febbraio 2008

La rivoluzione è finita

Ho lasciato il lavoro. Dopodomani lascerò anche Londra. Farò una breve tappa a Parigi e poi mi dritto fino a Taizè, giusto in tempo per l'inizio della quaresima.

Avevo iniziato la mie esperienza come educatore in una casa di sei persone disabili con l'ambizione di imparare a guardare il mondo in una prospettiva diversa e la sicurezza di fare qualcosa di indiscutibilmente "giusto". Volevo fare la rivoluzione cominciando da me.

Ho scoperto, invece, che la purezza delle intenzioni non è cosa di questo mondo e che le bandiere senza macchia sono proprio poche. Ho scoperto di essere il meccanismo di un ingranaggio che punta alla riduzione dell'assistenza ai disabili, quelli stessi che credevo di dover aiutare. Paradossalmente, ogni ora di straordinario gratuito che ho fatto, è stato un aiuto a ridurre le tasse sui capitali finanziari e a tagliare lo stato sociale, perchè la priorità è ridurre la pressione fiscale anche se lo si fa sulla pelle dei disabili.

Posso ringraziare di essermene reso conto. Ho anche imparato quanto sia difficile lavorare con persone così diverse da me (per cultura, età, prospettive) e quanto sia importante dire di no, sapendo bene il perchè e anche se costa e sarebbe più facile dire di sì.

Londra è stata una città che scoppia di opportunità, eppure mi ha fatto sentire un po' solo, anche se ero sempre in mezzo alla gente. Mi è mancata una comunità e una militanza, perchè non si vive di solo lavoro e discoteca. Vado chiedendomi se il futuro sia proprio come Londra.

Ora incomincia un'altra storia e un'altra avventura. Il blog cambierà nome, ragione sociale e frequenza, sempre che sopravviva.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Ad maiora!
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

Io credo e spero che, se pur cambierai la ragione sociale del blog, tu la mantenga dentro te stesso. Non ho mai "visto" un cristiano più cristiano di te (nei fatti concreti) e mi dispiacerebbe perderti come punto di riferimento.

Mi auguro che, tirato il fiato per il momento, tu voglia continuare nell'avventura, da blogger e da uomo.

beffatotale ha detto...

Beh, che dire, anche in Italia la situazione nel sociale mi sembra molto simile se non peggio: in tempi di vacche magre, si taglia sul sociale e si tira a campare. In quanto all'esser complice, io credo che valga sempre l'intenzione. Certo invece che se uno non ci crede piu' fa bene a trovare un'altra strada. Buona ricerca!

Anonimo ha detto...

Lo dicevamo a Revelli
Ahi..il terzo settore !!!

Pensatoio

Anonimo ha detto...

Ho letto questo tuo (ultimo?) post con il magone perché pensarti lontano dal tuo blog mi rattrista e molto anche.

Mi ero ripromesso di incontrarti a Londra, ma per diverse ragioni non ci sono riuscito.

La tua insostenibile pesantezza mi mancherà.

Anonimo ha detto...

democristianone, un grosso in bocca al lupo

ad maiora :-)

anonimo

luca ha detto...

beh, grazie a tutti.

fino all'11 riuscirò ancora a postare qualcosa. poi non so (spero di sì cmq.). sarà qualcosa di diversa, in ogni caso insostenibilmente pesante.

Anonimo ha detto...

Per fortuna la statistica è dalla parte del blog. Di solito quelli che lo mollano dicono "ci leggiamo al mio ritorno"

Anonimo ha detto...

Un post d'addio meglio dell'ultimo discorso di Prodi.

Potresti provare con i film porno ... è un mercato che tira parecchio ... e più comunità di così dove la trovi? :-P

Anonimo ha detto...

luca, sei un grande. non ho altro d'aggiungere tranne che spero presto di continuare a leggerti.

supramonte

Unknown ha detto...

Perfida Albione, che da cinquecento anni perseguita i cattolici :-P

Anonimo ha detto...

ma sì che sopravvive, va là...

Anonimo ha detto...

io spero proprio di continuare.

x ja: è dai tempi di enrico viii che l'inghilterra è piena di laicisti.

luca