venerdì 3 febbraio 2012

Perché odio la religione, ma amo Gesù

Si intitola così "una poesia" di un ragazzo di 22 anni che si chiama Jefferson Bethke. E io sono assolutamente d'accordo con lui.




Qualcuno potrebbe pensare che Jefferson se la stia prendendo con la Chiesa. Eppure non è così, lo dice chiaramente: I love the Church! Io amo la Chiesa. Qualcuno potrebbe pensare che Jefferson sia allergico alla Legge morale e ai comandamenti. Ma non è così, e lo dice chiaramente: Yes, I believe in sin! Sì, credo che ci sia il peccato.

Qualcuno dice che Jefferson fa confusione, perché usa quella parola - religione - in modo improprio. Il suo vero obiettivo polemico sarebbero l'ipocrisia e la presunzione di chi ritiene di essere salvato in virtù della sua appartenenza ad un gruppo e alla sua apparente rispettabilità, tutte cose con cui "la religione" propriamente intesa non avrebbe nulla da spartire.

E se non fosse così? Se la religione qualcosa a che fare con ipocrisia e presunzione ce l'avesse sul serio? Se la loro radice fosse proprio la religione? Se ci fosse sfuggito qualcosa?

Guardando questo video mi è subito venuta in mente una lezione di teologia fondamentale di qualche settimana fa. Il padre Barzaghi spiegava che la religione è quell'atto umano con cui l'uomo dà qualcosa a Dio e ha, quindi, per oggetto il culto di Dio. Religione significa legare e culto significa coltivare. Come è possibile legare l'Onnipotente? Come è possibile coltivare il Perfettissimo? Come è possibile restituire qualcosa a colui che ci ha dato tutto?

No, non si può e, in questo senso, il cristianesimo non è una religione. Il cristianesimo è Dio che lega a sé gli uomini ed è Dio che li coltiva per renderli pronti ad accoglierlo. Il cristianesimo è fede: quell'atto divino con cui Dio dona se stesso all'uomo. Per dirla con le parole di Jefferson: "Religion is man searching for God, Christianity is God searching for man" - Religione è l'uomo che cerca Dio, Cristianesimo è Dio che cerca l'uomo.

La religione, spiegava il padre Barzaghi, può essere considerata - e così fa Tommaso - una specie della virtù della giustizia: si dà a Dio ciò che gli è dovuto. Un eccesso o un difetto di questa virtù sono vizi: il primo si chiama superstizione e il secondo si chiama irreligiosità. Ma ci può essere un eccesso di cristianesimo? Il cristianesimo è eccessivo di per sé. E' la vita divina che supera ogni misura. E' un oceano di grazia:

Because if grace is water, then the church should be an ocean
It's not a museum for good people, it's a hospital for the broken
Which means I don't have to hide my failure, I don't have to hide my sin
Because it doesn't depend on me it depends on him

Perché se la grazia è acqua, allora la chiesa deve essere un oceano
Non è un museo per brave persone, è un ospedale per i malati
Questo significa che non devo nascondere i miei fallimenti, non devo nascondere il mio peccato
perché non dipende da me. Dipende da Lui.
Allora, se le cose stanno davvero così, non ci resta davvero che odiare la religione e amare Gesù.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissimo .....
totalmente d'accordo
bebe

Anonimo ha detto...

Bravooooooo....................by Pietro G.

luca ha detto...

e io che volevo fare il provocatore...

Uomovivo ha detto...

Sostanzialmente affermi quanto diceva Oscar Wilde:

"La Chiesa Cattolica è per i santi e per i peccatori, per le persone rispettabili è sufficiente la Chiesa Anglicana"

luca ha detto...

in fin dei conti anche nostro Signore era venuto per i peccatori e non per i giusti...

luca ha detto...

... o almeno coì diceva.