Dal punto di vista di uno studioso delle scienze cognitive (...) esistono 6 tipi fondamentali di progressisti (...). Condividono tutti gli stessi valori, ma hanno delle differenze.Tutti e sei questi tipi di progressisti sono esempi dell'etica del genitore premuroso. Il problema è che molte persone che condividono una di queste modalità di pensiero non si rendono conto che la loro è solo una variante di questo modello.
- I progressisti socioeconomici pensano che tutto abbia a che vedere con il denaro e con la classe sociale, e che alla fine tutte le soluzioni siano di tipo economico o di classe.
- I progressisti identitari sostengono che il loro gruppo è oppresso ed è ora che vengano riconosciuti i suoi diritti.
- Gli ambientalisti ragionano in termini di sostenibilità, sacralità della terra e di difesa delle popolazioni indigene.
- I difensori delle libertà civili sono decisi a difendere la libertà da qualsiasi minaccia.
- Gli spiritualisti hanno una forma di spiritualità premurosa, la loro esperienza spirituale è legata al rapporto con gli altri e la loro pratica spirituale consiste nel mettersi al servizio degli altri e della comunità. Possono essere cattolici. protestanti, ebrei, musulmani, buddisti, adoratori della Dea Madre o pagani della setta Wicca.
- Gli antiautoritari sono convinti che esistono varie forme di autorità illegittima e che dobbiamo combatterle, che si tratti delle grandi imprese o di chiunque altro.
Poi Lakoff non ci risparmia qualche buon consiglio (che poi è anche una delle ragioni per cui abbiamo fatto Kilombo):
Ogni mercoledì, Grover Norquist riunisce un gruppo di leader di tutta le destra, circa ottanta persone. Si incontrano e discutono. in questo modo possono scoprire le differenze tra loro, cercare un accordo, e quando non lo trovano qualcuno cede (...). Tra i progressisti non succede nulla del genere, perchè ci sono troppe persone convinte che quello che fanno loro è la cosa giusta da fare. Non è un modo di procedere intelligente. E' destinato alla sconfitta.Lakoff si dilunga molto nello spiegare che l'egemonia conservatrice non nasce dal nulla, ma da grossi investimenti fatti per 40 anni in forma di think tanks, centri di ricerca, case editrici, stampa etc etc. State pensando anche voi ai soldi di Tocque-ville e all'artigianalità low cost di Kilombo?
Bene, ora che lo avete letto e mandato a memoria, siamo pronti per andare alle elezioni.
13 commenti:
Vale per i Kilombisti, per l'Unione e anche per il PD e la Cosa ( rossa) Arcobaleno. O no !
Tra i progressisti non succede nulla del genere, perchè ci sono troppe persone convinte che quello che fanno loro è la cosa giusta da fare. Non è un modo di procedere intelligente. E' destinato alla sconfitta.
ricordo un modo di procedere verso il dilalogo del tipo "è tempo sprecato".
Magari leggere di meno e applicarsi di più?
besos rojos
ladytux
Ho già crticato l'approccio di Lakoff in
http://pensatoio.ilcannocchiale.it/post/930616.html
Ecco, certe reazioni a questo magnifico post confermano che la teoria esposta è valida.
x bruno: assolutamente!
x ladytux: io ricordo che ho speso delle ore a spiegare delle cose che tu non volevi capire. cmq. acqua passata. io il mio passo indietro l'ho fatto e a kslow c'è ancora bisogno di volontari.
e in ogni caso tra i progressisti mi ci includo anch'io.
x pensatoio: di questo libro ne parlerò ancora, con qualche spunto politologico secondo me molto interessante. resta però un libro di comunicazione politica, e per questo va preso.
x innoxius: grazie, anche se mi pare che i commenti siano stati tutti molto rilassati.
Rilassato di sicuro uno lo è, ma conta sempre il contenuto della risposta, a cui tu già hai dato replica. Non dico di più, l'interessato è rimasto scandalizzato (e lo è ancora) da quel "sinistra democristiana" che io ebbi (orrore mio!) ad includere nel campo del centrosinistra e quindi anche in kilombo. Povero Pippo Dossetti, menomale che non aveva l'età per aprire un blog!
Per non parlare che scambiò (sempre l'interessato) la sinistra democristiana per i Ds! Insomma, ho detto tutto...
sicuramente è un mio problema
me ne rendo conto
ma si può migliorare
perlomeno in questo periodo sto cercando sopratutto di leggere e di ascoltare
e meno di litigare
anche perchè spesso ad un certo punto cominciano ad uscirmi fuori dalla bocca (o fuori dalla tastiera) scemenze mirabolanti
innoxius: non ho ben capito a chi ti riferisci, è un fatto però che in kilombo di tipi così ce ne siano a bizzeffe, indipendentemente dal tipo di sinistra a cui appartengono. lakoff su questo ha ragione, c'è poco da fare.
okappa: le "litigate" sono il sale del blog, ma vanno bene se riguardano i contenuti, vengono condotte in modo civile e non sono un pretesto per delegittimarsi a vicenda.
Il libricino di Lakoff è geniale.
io l'ho regalato, con scarsi risultati, ai dirigenti del PD locale.
Credo che Prodi lo abbia letto e lo utilizzi con la stessa acuta efficacia con cui i tedeschi usarono i manuali di Napoleone per conquistare l'URSS !
La parte più interessante del libro di Lakoff è mio avviso la sua riflessione sulla cooptazione delle "intelligenze" migliori alla causa della destra attraverso il finanziamento dei loro studi e di converso l'idea che è invece sottesa al modo con cui la sinistra fa le donazioni e le cause per cui le fa.
g.p.
è una parte interessante, che si riflette anche su come la sinista nostrana punta sui blogger. il livello di organizzazione e supporto dei blogger di destra è stratosferico se paragonato a quelli di sinistra.
ma la blogosfera è solo un esempio.
nella vita reale si potrebbe ragionare su come i ds hanno trascurato l'istituo gramsci e di come sia la sola margherita ad avere fatto investimenti in questo senso (basti pensare all'università del pd) e di come i risultati si siano già fatti sentire: il personale politico è tutto diessino, ma le idee sono tutte dielline.
a presto un secondo post su lakoff perchè merita. appena ho tempo di accontento sulla legge elettorale (anche se so che la tua richiesta è solo un modo di lusingarmi). ;p
ah, buon anno.
"l'egemonia conservatrice non nasce dal nulla, ma da grossi investimenti fatti per 40 anni in forma di think tanks, centri di ricerca, case editrici, stampa etc etc."
Credo che ricordare questo sia molto, molto importante.
Comunque sull'argomento si può leggere anche:
- HALIMI, SERGE; Il grande balzo all’indietro; Fazi; Roma; 2006
- HARVEY, DAVID; Breve storia del neoliberismo; Il Saggiatore; Milano; 2007
...e aggiungerei l'ultimo libro della Naomi Klein
c'e' n'e' da leggere, eh?
luca
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