1. Le misure della finanziaria sono buone (in sè condivisibili, ragionevoli, nessuno si può lamentare, etc.).
2. La finanziaria però non è buona (non è coesa, unitaria, profonda, pesante, i conti pubblici non vengono ridotti abbastanza, etc.).
3. La colpa è del sistema politico (la maggioranza labile, il potere delle lobbies, la sinistra radicale, lamberto dini, etc.).
L'autore, a questo punto, soddisfatto di aver fatto mostra di cotanto prudente, pacato, esperto cerchiobottismo chiude il discorso. Lo chiude, in realtà, dopo aver affermato l'ovvio, e cioè che la finanziaria è perfettibile ed è condizionata dal sistema politico in cui è stata ideata, e proprio sul più bello (piccoli capolavori li trovate da peppo e skeight, grandi capolavori da monti e boerigaribaldi). Noi altri, che non abbiamo avuto la fortuna di studiare alla bocconi, importa sapere, infatti, come si esce da questa situazione. I maestri del genere, nostro malgrado, hanno però un certo gusto per i finali aperti e non ci degnano di una risposta. La lasciano piuttosto ai 'fanculo di grillo.
Il bello è che quello che ha provato non solo a dare una risposta, ma anche a metterla in pratica è stato lo stesso Prodi. Il Partito Democratico è il solo tentativo, democratico e ragionato, al problema politico italiano: lo si è chiamato il timone riformista, e si intende un partito solido in grado di aggregare un consenso sufficiente non dover far dipendere le sorti del paese del primo turigliatto/dini di turno, e che non sia succube della cei/sindacati/tassisti/confindustria. E' un tentativo ad alto rischio, ma se fallisce è un guaio per tutti, visto che non ci sono alternative conosciute per uscire da questo pantano. Ed è proprio per questo che non si capiscono gli sberleffi della sinistrasinistra, che dall'alto della loro polverizzazione partitica, fanno il tifo per un rapido ritorno alla squallida normalità italiana.
Il bello è che quello che ha provato non solo a dare una risposta, ma anche a metterla in pratica è stato lo stesso Prodi. Il Partito Democratico è il solo tentativo, democratico e ragionato, al problema politico italiano: lo si è chiamato il timone riformista, e si intende un partito solido in grado di aggregare un consenso sufficiente non dover far dipendere le sorti del paese del primo turigliatto/dini di turno, e che non sia succube della cei/sindacati/tassisti/confindustria. E' un tentativo ad alto rischio, ma se fallisce è un guaio per tutti, visto che non ci sono alternative conosciute per uscire da questo pantano. Ed è proprio per questo che non si capiscono gli sberleffi della sinistrasinistra, che dall'alto della loro polverizzazione partitica, fanno il tifo per un rapido ritorno alla squallida normalità italiana.
10 commenti:
Grazie per la qualifica di cerchiobottista, ma devo dire che non mi ci ritrovo. Devo considerarmi tale perché ho detto che la finanziaria è, a parer mio, inconsistente?
Ovvio che qualsiasi finanziaria è perfettibile, ma il problema è: quanto perfettibile? Se permetti, penso che ci sia una differenza tra dire che la finanziaria è buona ma si poteva fare di più e dire che la finanziaria ha aspetti minori positivi ma tutti gli elementi più importanti e significativi sono tenuti fuori. L'incosistenza sta in questo, non nella perfettibilità, almeno, così la vedo io.
Poi, può anche darsi che tu non abbia nemmeno letto quello che ho scritto visto che non ho mai detto che "le misure della finanziaria sono buone": alcune sono buone, altre meno, altre inutili, altre si vedrà alla prova dei fatti.
"Come si esce da questa situazione?": bella domanda, ma secondo te se uno non ha una risposta allora deve stare con la bocca cucita e non criticare ciò che ritiene criticabile? Non so, a me sembra una stupidaggine, forse dovrei tornare a studiare alla Bocconi (chi l'ha mai vista...).
Detta in sintesi: il governo vara un progetto di legge finanziaria; a mio parere è inconsistente: sono cerchiobottista se dico i motivi per cui lo ritengo tale? E' vietato dare un parere sui contenuti di essa? E gli argomenti che porto a favore del mio parere sono da invalidare perché non ho proposte alternative? A me sembrano due campi ben distinti.
Ma vabbè, contenti voi "democratici"...
su skeight, non prendertela troppo ora!
la qualifica di cerchiobottista te la sei guadagnata perchè hai dato un colpo al cerchio ("Se considerassimo solo i singoli provvedimenti della finanziaria, probabilmente li troveremmo tutti, o quasi, positivi") e uno alla botte ("Ma analizzandola nel complesso vediamo che i temi più importanti, a partire dal welfare, sono stati tenuti fuori, e che le decisioni significative sono molto poche, per non dire assenti").
io sono sempre molto suscettibile sul tema "prodi" (e quindi dovrei essere scusato per i toni un po' accesi del post). quello che mi ha colpito non è il tuo post in particolare, ma il fatto che tutti abbiano scritto le stesse cose: le critiche erano le stesse (e magari sono perfino giusto, io non lo so visto che la finanziaria non l'ho letta) e si fermavano davanti allo stesso inesorabile punto, che poi è proprio dove incomincia il vaffanculo di grillo.
un'altra finanziaria era possibile? forse, ma già con questa il governo non mi sembra proprio al sicuro. cosa avrebbero dovuto fare? fare una bellissima finanziaria pronta per essere impallinata? e che senso ha criticare una finanziaria che molto difficilmente avrebbe potuto essere diversa? e come si creano i presupposti per una finanziaria migliore? picconando il governo?
caro skeight, tu puoi scrivere quello che ti pare. io ho altrettanto diritto di dire che quello che dici è inutile e di invitarti a fare un passettino più in là.
ps. la bocconi è, ovviamente, una categoria dello spirito.
premetto che non ho letto la finanziaria quindi non sono in grado di esprimere un giudizio nel complesso, però difficilmente avrei detto che tutto ciò che vi è contenuto è positivo o negativo.
avrei pere esempio sottolineato alcuni aspetti (in negativo, che non si aumenta la tassazione delle rendite finanziarie; in positivo, che la lotta all'evasione promossa dalla tanto vituperata scorsa finanziaria ha dato frutti talmente consistenti da permettere di ridurre la pressione fiscale già un anno dopo, per quanto, ahimè, mi pare che tale riduzione sia sbilanciata troppo a favore degli imprenditori e degli autonomi, mentre si lasciano delle piccole "mance" ai cittadini).
il fatto che sia una finanziaria snella e che non affronta alcuni nodi come il mediocre accordo sul welfare non mi scompone, giacchè, per come è strutturato il processo, mi pare che da settembre a dicembre il sistema politico entri in una sorta di isteria che non solo non risolve i nodi, ma li complica.
avrei sottolineato come, visti gli attuali precari equilibri, ereditati grazie soprattutto ad una legge elettorale oscena, questo era forse uno dei risultati migliori (o meno peggiori) che potessero uscire.
sarebbe stato migliore se il signor dini fosse coerente con un punto del programma di governo per cui è stato eletto e che ha votato, lo ricordo, nella scorsa finanziaria: evidentemente ritiene oggi di aver maggior potere di veto di allora.
ps: e basta con questo accanimento sui bocconiani! :-P
ho visto il commento di garibaldi e boeri e devo dire che più che cerchiobottista è molto critico: non perchè sia una finanziaria pessima, ma perchè si è sprecata una grande occasione. io sono un po' critico su un punto: difficilmente si faranno tagli alla spesa in finanziaria. i tagli alla spesa dovrebbero essere fatti con una serie di misure ad hoc su tutto l'anno, come il decreto lanzillotta sulle controllate pubbliche. i tagli alla spesa in finanziaria hanno sempre la pretesa di fare subito cassa, e si riducono spesso a tagli dei consumi intermedi. della serie: alle auto della polizia manca la benzina, alle cancellerie dei tribunali mancano le matite ma abbiamo pur sempre 3.000.000 e passa di dipendenti pubblici di cui molti sfaccendati ed alcuni totalmente inutili perchè inutili sono gli enti in cui vengono impiegati.
ecco, se devo fare una critica alla critica è proprio questa, e mi fa sorridere che proprio boeri, che solitamente è molto realistico, si culli nell'illusione di un taglio di spesa strutturale e ben fatto in finanziaria.
ps: a latere articolo del compagno giavazzi che dice che un'aliquota per la tassazione delle rendite finanziarie al 20% è sì più equa ma non lo è sufficientemente...
ottima analisi
"Il Partito Democratico è il solo tentativo, democratico e ragionato, al problema politico italiano: [...] in grado di aggregare un consenso sufficiente non dover far dipendere le sorti del paese del primo turigliatto/dini di turno, e che non sia succube della cei/sindacati/tassisti/confindustria."
Questo passaggio è pura utopia. Tu speri che il PD ottenga il 50% dei voti. Purtroppo per loro per prendere quella percentuale bisogna dire cose convincenti per il proprio bacino elettorale. Il PD (per ora) non le dice, e infatti i sondaggi lo danno al 30%, e sono anche troppo generosi.
x supra: sono daccordo con te su tutto tranne che su un punto. la legge elettorale è solo uno dei problemi e una nuova legge elettorale non risolverà mai i problemi, perchè sarà sempre e comunque il frutto di un determinato sistema politico. un sistema politico migliore produrrà una legge elettorale adeguata, e non viceversa.
x antonio: grazie.
x conteoliver: naturalmente il 50% è pura utopia. certamente un partito elettoralmente grosso, capace di aggregare un numero di consensi superiore alla somma dei due partiti fondatori potrebbe dimostrarsi un contributo forte alla stabilità politica. ma il pd ha altri intrinsechi vantaggi: non ha più un sindacato di riferimento (la famosa cinghia di trasmissione), ma tre sindacati che se vogliono contare qualcosa proprio al pd dovranno fare riferimento. i rapporti di forza sono quindi, a mio avviso, ribaltati. nel csx non esiste più un partito cattolico. e se una forza politica sarà veramente in grado di fare passi avanti in tema di laicità, questa sarà il pd (come i dico dimostrano). il centro del csx è ormai saldamente legato agli ex-ds, che non rischiano più di venire esclusi da possibili futuri governi centristi del dopoberlusconi, contribuendo così a tenere la barra un po' più a sinistra. daltrocanto la margherita non rischia di abbandonare tutto il csx per andare a rifare la dc.
queste sono le tre ragioni che mi hanno convinto della necessità del pd. sulla capacità elettorale del pd ho qualche dubbio in più, ma penso che abbia comunque le potenzialità per aver successo e generare un terremoto nel nostro desolato panorama politico.
a questo punto di questo commento farò un post.
Ero assente. ti ho ritrovato. Stop.
passo a future letture.
Buon proseguimento.
soviet.ilcannocchiale.it
probabilmente questo post non mi ha fatto molti amici. anzi.
però il punto rimane: attaccare un governo che è cmq. il migliore che possiamo avere e il cui presidente è uno dei pochi che pensa a modificare sul serio la situazione che produce tale schifo è masochismo. tafazzismo allo stato puro.
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