Il caricabatterie nuovo per il cellulare non l'ho ancora comprato. Quindi anche oggi niente foto mie. Purtroppo perfino google è molto parco di foto. Ce ne sono due per tutta la tappa, e pure bruttine: eccole: la casa di caccia della regina Elisabetta e il lago artificiale della valle del Roding (da una buca creata scavando la terra necessaria alla costruzione dell'autostrada). Poco male, perchè la tappa che va da Chingford ad Harold Wood è tutta da gustare con le papille. Andiamo con ordine.
Primo: Pasta, naturalmente. Il grano è maturo ed è una gioia da accarezzare, con una mano passeggiando lungo i campi, che vanno da Chighwell fino alla foresta di Hinault, ma anche dopo Havering-atte-Bower. Da condire con l'ortica che è giovane e morbida, possibilmente soffritta con un po' di aglio selvatico, chè si trovano ai margini dei boschi.
Secondo: Coniglio! nel mio anno africano ho imparato pure ad ucciderlo e scuoiarlo, peccato che mi sia perso l'importante, cioè come catturarlo. I conigli e le lepri londinesi se la scampano, per ora. Le foreste e i prati ne sono però invasi: Epping, Hinault, Havering: un saettare di pellame saltellante. Fosse per me almeno un paio finirebbero al forno, con carote e patate.
Dessert: Se le portate principali sono rimaste nella mia fantasia (sebbene fossero lì, a portata di mano: ma io non sono nè cacciatore nè cuoco), la frutta basta veramente solo raccoglierla. E ad agosto (eh sì, il loop lo racconto in differita) ci si potrebbe fare una macedonia di more, che si arrampicano sui recinti di filo spinato, e di mele. Discendendo la collina della foresta di Hinault si incappa in un vero e proprio meleto. I frutti erano ancora un po' acerbi, ma una l'ho addentata comunque, troppo ghiotta l'occasione.
Bere: Visto che si parla di mele, perchè non accompagnare il tutto con una bella pinta di sidro? la birra inglese non si beve quasi, il sidro invece... on the rocks, please!
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